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Caratterizzazione del processo di compressione di materiali farmaceutici: approcci empirici e reologici

Sommario Le compresse, la forma farmaceutica più diffusa, sono preparate mediante il processo di compressione, tramite il quale due punzoni esercitano una pressione su miscele di polveri o granuli caricati all’interno di uno spazio confinato. Nonostante l’apparente semplicità del processo, esso non è esente da problematiche che in alcuni casi lo rendono di difficile applicazione. In particolare, la buona riuscita […]

I globuli rossi influenzano il trasporto dei drug carrier nella microcircolazione

Sommario Nonostante i numerosi studi nel campo delle nanotecnologie per la progettazione di nano-terapeutici, le barriere biologiche al trasporto di farmaci incontrate nella circolazione sanguigna rappresentano un grande problema, impedendo l’efficiente trasporto del farmaco ai tessuti/organi danneggiati. Uno degli step fondamentali del viaggio della microparticella verso il target è il trasporto nella microcircolazione sanguigna, dove avviene l’interazione con le cellule […]

Polisaccaridi funzionalizzati con porzioni alchiliche: sintesi, caratterizzazione reologica ed applicazioni biomediche

Sommario L’introduzione di catene idrofobiche sul backbone polimerico di alcuni polisaccaridi è stata utilizzata al fine di migliorare o modulare, le proprietà viscoelastiche, la resistenza idrolitica e le performance meccaniche. L’acido ialuronico (HA) ed il gellan gum (GG) sono due polisaccaridi che trovano applicazione in campo farmaceutico e biomedico. L’HA è un polisaccaride lineare costituito da unità ripetitive di acido D-Glucuronico […]

Uso combinato della reologia e dell’NMR a basso campo per la caratterizzazione di matrici polimeriche

Sommario, Molte matrici polimeriche hanno una struttura reticolare tridimensionale formata dalle catene che non possono essere singolarmente disciolte in quanto vincolate tra loro da legami chimici o fisici. In generale, sia le proprietà macroscopiche che quelle micro- e nanoscopiche delle matrici polimeriche possono giocare un ruolo importante per le applicazioni biomediche. Ad esempio, è stato recentemente osservato che, nel caso […]

Idrogeli intelligenti e sistemi autoassemblanti per applicazioni nel rilascio controllato e nella medicina rigenerativa

Sommario Gli idrogeli sono sistemi costituiti da una rete tridimensionale di catene di polimeri che possono rigonfiare in presenza di acqua o fluidi fisiologici. Grazie alle loro peculiari proprietà, come il loro alto contenuto di acqua e il possibile controllo sulla cinetica di rigonfiamento, gli idrogeli hanno attirato grande interesse per diverse applicazioni biomediche (Borzacchiello et al., Biomaterials from nature […]

Studi reologici come strumento di valutazione delle proprietà macroscopiche dei sistemi vescicolari e del loro effetto sulla pelle

Sommario I liposomi sono vescicole lamellari nanometriche di forma sferica che si ottengono a partire dai fosfolipidi che, in ambiente acquoso, si organizzano in doppi strati chiusi su sé stessi così da limitare il contatto delle porzioni idrofobiche con il mezzo esterno. Possono essere formate da uno o più doppi strati e sono in grado di incorporare e trasportare molecole […]

Idrogel polisaccaridici per applicazioni biomediche: proprietà e caratterizzazione reologica

Sommario Gli idrogel polisaccaridici rappresentano una importante classe di materiali fra quelli utilizzati nel mondo della salute poiché, grazie alla loro preponderante componente acquosa e ad una generale biocompatibilità della componente polimerica, sono in grado di interagire in modo positivo con i sistemi cellulari. Inoltre, essendo in grado di mimare la componente extracellulare meglio di molti altri sistemi sintetici, tali […]

Proprietà reologiche di idrogel polimerici contenenti nanoparticelle

Sommario Da lungo tempo gli idrogel polimerici sono stati oggetto di studio scientifico e hanno trovato largo impiego in campo biomedico e farmaceutico, mentre solo in tempi recenti si è sviluppato un crescente interesse per le possibili applicazioni di nanoparticelle di tipo diagnostico e terapeutico. Negli ultimi 10 anni, anche al fine di superare i limiti o i problemi legati […]

L’analisi reologica nello sviluppo di formulazioni liquide mucoadesive e/o gelificabili in situ

Sommario Con il termine mucoadesione si intende l’adesione di un materiale a una mucosa o ad una superficie rivestita da muco. Le formulazioni mucoadesive, permettendo una prolungata permanenza del farmaco veicolato al sito d’azione o assorbimento, sono in grado di migliorare la disponibilità/bio-disponibilità dello stesso. Il fenomeno della mucoadesione viene conside-rato come il risultato di due fasi: nella prima fase si […]

La caratterizzazione reologica nello sviluppo di un cerotto transdermico

Sommario I cerotti transdermici sono forme farmaceutiche adesive a rilascio prolungato destinate ad essere applicate sulla pelle. Per assicurare il corretto assorbimento del principio attivo devono permetterne il rilascio ed aderire alla pelle per l’intera durata del trattamento. Infatti, se il cerotto si solleva o si stacca parzialmente, l’assorbimento del principio attivo è ridotto e il trattamento può risultare inefficace. […]

Estrusione e stampaggio dei materiali polimerici termoplastici applicati allo sviluppo di nuove forme di dosaggio: reologia e processabilità del materiale

Sommario Negli ultimi anni l’interesse verso l’uso di materiali polimerici termoplastici e delle relative tecnologie di trasformazione per la realizzazione di nuovi sistemi di dosaggio di farmaci è molto cresciuto, in virtù della grande varietà di forma e dimensioni dei prodotti ottenibili. La corretta progettazione di un manufatto in materiale polimerico non può prescindere dall’ottimizzazione del processo di trasformazione coinvolto, […]

Estrusione e stampaggio dei materiali polimerici termoplastici applicati allo sviluppo di nuove forme di dosaggio: sistemi capsulari

Sommario Molti tra i materiali di comune impiego nella formulazione di forme farmaceutiche convenzionali e sistemi di rilascio sono polimeri termoplastici, potenzialmente lavorabili attraverso processi a caldo. L’introduzione in campo farmaceutico di tecniche di fabbricazione ampiamente impiegate per le plastiche, come estrusione a caldo (hot melt extrusion, HME), stampaggio ad iniezione (injection moulding, IM), stampa 3D mediante estrusione (fused deposition […]

Primo Workshop SIR-CRS sul tema “Reologia e sviluppo di medicinali: due mondi a confronto”

Il prossimo 15 dicembre si terrà a Roma, presso la Domus Australia, il primo Workshop SIR-CRS sul tema “Reologia e sviluppo di medicinali: due mondi a confronto”. Come accade per altri settori, anche in campo farmaceutico e biomedico la reologia può svolgere un ruolo importante, aiutando a comprendere fenomeni e compor-tamenti osservati, per affrontare e risolvere pro-blemi di carattere tecnologico/applicativo, […]

- Proprietà reologiche di idrogel polimerici contenenti nanoparticelle

Romano Lapasin
Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Ingegneria e Architettura, Piazzale Europa 1, Trieste, I-34127
Codice ISBN: 978-88-904912-9-0

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Sommario Da lungo tempo gli idrogel polimerici sono stati oggetto di studio scientifico e hanno trovato largo impiego in campo biomedico e farmaceutico, mentre solo in tempi recenti si è sviluppato un crescente interesse per le possibili applicazioni di nanoparticelle di tipo diagnostico e terapeutico. Negli ultimi 10 anni, anche al fine di superare i limiti o i problemi legati all’impiego di idrogel e di nanoparticelle, è cresciuta l’attività dedicata allo sviluppo di sistemi misti o ibridi nei quali le nanoparticelle sono incorporate in matrici gel. E’ questo anche un metodo innovativo per creare nuovi materiali aventi migliori proprietà meccaniche, rispetto a quelle dei corrispondenti idrogel, migliori proprietà biologiche e fisico-chimiche, ed anche nuove proprietà funzionali quali la capacità di rispondere a stimoli esterni, quali quelli di tipo elettrico, magnetico o termico.

Dispersioni di particelle in matrici polimeriche si incontrano nei vari settori industriali, con differenti funzioni e caratteristiche delle due fasi, solida e polimerica. Nei fanghi di perforazione le particelle sono solitamente non colloidali e svolgono il ruolo di agenti addensanti senza interazioni significative con il polimero che serve a regolare la stabilità e il comportamento reologico del fango. Per contro, le interazioni tra nanoparticelle e catene polimeriche possono essere determinanti per le caratteristiche strutturali e per le proprietà dei nanocompositi, in particolare per quelle reologiche. La performance di nanocompositi a base di fillosilicati dipende essenzialmente dal grado di intercalazione e/o di esfoliazione delle nanoparticelle.

Nel caso di idrogel polimerici, le nanoparticelle possono essere ospitate nella matrice, disperse in maniera più o meno efficace, senza dare origine a sostanziali cambiamenti strutturali. Più spesso, le interazioni fisiche tra le nanoparticelle e le catene polimeriche sono importanti e si possono formare strutture reticolari ibride o interpenetrate aventi una maggior connettività. In altri casi le particelle stesse agiscono come agenti reticolanti portando allo sviluppo di una struttura gel tridimensonale.

Caratteristiche strutturali differenti si traducono in comportamenti reologici, anche molto differenti, che possono essere investigati sperimentalmente, esaminando le risposte viscoelastiche, in campo lineare e non, e, nel caso di strutture gel deboli, anche le proprietà di flusso.

Nel presente lavoro sono illustrati esempi tipici del comportamento reologico di idrogel contenenti nanoparticelle, in particolare di laponite, un’argilla sintetica che è usata come additivo reologico in varie applicazioni industriali. Se disperse in fasi acquose, le nanoparticelle discoidali di laponite, possono interagire tra loro in modi differenti al variare della forza ionica e della concentrazione e dare così origine, da sole, anche a stati arrestati tipici di gel o vetri colloidali. Gli esempi considerati compongono un quadro sufficientemente ampio di sistemi nanoparticelle-idrogel, aventi condizioni strutturali differenti che sono causate dalle diverse interazioni fisiche o dai legami chimici che si possono instaurare tra nanoparticelle e catene polimeriche e che, di conseguenza, danno origine a risposte reologiche differenti in condizioni lineari e non, che possono anche differire in modo significativo al variare del contenuto di particelle aggiunte.

 Parole chiave idrogel, nanoparticelle, laponite

Abstract Polymer hydrogels have been studied in scientific research for a long time and have found extensive use in biomedical and pharmaceutical fields, while interest in potential diagnostic and therapeutic applications of nanoparticle systems has increasingly emerged only more recently. In the last 10 years, also in order to overcome the respective limits and problems related to hydrogel and nanoparticle uses, special attention has been paid to the development of mixed or hybrid systems by incorporating nanoparticles into gel matrices. This is also an innovative means for creating novel materials with better mechanical properties, better than those of the corresponding hydrogels, better biological and physico-chemical properties, and also additional functionalities such as sensitivity to external stimuli of electrical, magnetic or thermal type.

Looking at the particle dispersions in polymeric matrices which are formulated in various industrial sectors, the characteristics and functions of both solid and polymer phases may be quite different. In drilling muds noncolloidal particles are usually added as weighing agents and do not interact significantly with  the added polymer which serves to regulate the mud stability as well as its flow properties. Conversely, the structural features and the rheological properties of nanocomposites can  be decisively determined by interactions between nanoparticles and polymeric chains. Indeed, the performance of nanocomposites based on phyllo-silicates essentially depends on the degree of intercalation and/or exfoliation of layered silicate nanoparticles.

In the case of polymer hydrogels, nanoparticles may be dispersed more or less efficiently within the network meshes, without causing significant structural changes, thus playing a passive role.  More frequently, physical interactions between nanoparticles and polymer chains are important so that they can lead to the formation of hybrid or interpenetrated structures having a higher degree of connectivity. In other cases the nanoparticles act as crosslinking agents to bridge the polymer chains into a three dimensional hydrogel network.

Different structural features result into even quite different rheological properties, which can be examined experimentally and compared on the basis of the viscoelastic responses in linear and nonlinear regimes, and also of the flow properties in the case of weak gel behavior.

The aim of the present contribution is to illustrate typical examples of the rheological behaviors of polymeric hydrogels containing nanoparticles, in particular laponite, a synthetic clay, which is ofter used as rheological additive in numerous industrial applications. When they are dispersed in aqueous phases, the laponite nanodisks can interact with each other differently, depending on the ionic strength and the solids concentration thus leading also to arrested states, typical of colloidal gels or glasses. The reported examples offer a sufficiently broad picture of nanoparticle-hydrogel systems, whose structural conditions are different owing to the diverse physical interactions or chemical bonds between polymeric chains and nanoparticles, and, hence, of their different rheological responses under linear and nonlinear conditions, which can also be markedly affected by the content of added nanoparticles.

Keywords hydrogel, nanoparticles, laponite


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