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La Storia della Associazione Italiana di Reologia
La prima Società Italiana di Reologia nasce nel 1970, per iniziativa di ricercatori accademici e industriali attivi soprattutto nel campo dei materiali polimerici.
Il primo presidente della Società è il professor Giuseppe Pezzin, segretario amministrativo Pietro Crovetto, che manterrà tale incarico per molti anni.
La Società entra immediatamente a far parte dell’International Rheology Committee, l’organizzazione internazionale sotto la quale si raccolgono le società di reologia nazionali di tutti i continenti.
Delegato internazionale è il prof. Gianni Astarita, che manterrà tale incarico fino allo scioglimento della Società.
Inizialmente l’attività della Società è molto intensa, e si svolge soprattutto nel campo della reologia dei polimeri, anche in considerazione del fatto che negli anni ’70 l’industria delle materie plastiche (sia per quanto riguarda la sintesi che la trasformazione) rappresenta uno dei settori leader dell’economia nazionale.
Tale attività è confermata dall’organizzazione di due Congressi Nazionali, che si tengono entrambi a Siena nel 1971 e nel 1973, e che vedono una partecipazione nutrita e qualitativamente selezionata, come confermato dalla presenza di contributi di prestigiosi reologi internazionali. In questi anni si succedono alla guida della Società lo stesso Gianni Astarita, Giuseppe Marrucci e Giuseppe Ajroldi.
Il culmine dell’attività della Società viene raggiunto nel 1980, anno in cui organizza (di nuovo sotto la presidenza di Gianni Astarita) l’VIII International Congress on Rheology, tenuto a Napoli nel Settembre di quell’anno.
Dopo questo evento, che conferisce indubbio prestigio alla comunità reologica nazionale, l’attività della Società mostra tuttavia un progressivo affievolimento.
Questo è dovuto in parte anche alla crescente crisi delle materie plastiche (chi non ricorda la crisi del petrolio e i giorni dell’austerity) e al sorgere di nuovi interessi di ricerca reologica applicata in settori diversi da quello strettamente polimerico (alimentare, cosmetico, ceramico, ecc.), e che faticano a trovare uno spazio adeguato nelle iniziative della Società.
Ciò non toglie che negli anni compresi tra il 1976 e il 1983 vengano organizzate giornate di studio dedicate ai sistemi dispersi, al settore farmaceutico, ai prodotti vernicianti (in collaborazione con l'AITIVA), agli impasti cementizi (in collaborazione con l'AITEC) con un discreto livello di partecipazione.
Verso la metà degli anni ’80 la Società riduce la sua attività, riuscendo in tutti i casi a gestire alcune iniziative (borse di studio, premi di laurea, incentivi a studiosi di reologia) sicuramente importanti da un punto di vista formativo.
Nel 1994, dopo alcuni anni di sostanziale inattività, l’ultimo Presidente della Società Luigi Nicolais si vede costretto al suo scioglimento.
L’esigenza di un maggiore interesse verso i settori emergenti prima accennati, e di una maggiore attenzione ai temi di carattere più applicativo e industriale determina la nascita, nel 1990, di Rheotech.
Negli anni seguenti, sotto la presidenza di Romano Lapasin, l'associazione intesse una serie di rapporti con realtà diverse del mondo industriale e non, raccogliendo un numero crescente di adesioni che arriva a sfiorare il centinaio.
Diverse sono le iniziative intraprese che meritano di essere analizzate in maggior dettaglio perché riguardano la storia più recente della comunità reologica italiana.
La prima è il convegno sulla reologia dei prodotti lattiero-caseari, organizzato a Thiene nel 1991, d'intesa con il dott. Pier Paolo Doveri, un promettente ricercatore operante presso l'Istituto Lattiero Caseario della località veneta, prematuramente scomparso subito dopo.
Seguono il convegno sulla reologia dei prodotti alimentari di Cetara (1991), che vede il coinvolgimento della Stazione Sperimentale dell'Industria delle Conserve Alimentari di Angri, e la giornata di studio sulla reologia dei prodotti ceramici, organizzata a Modena l'anno successivo, di comune accordo con la Società Ceramica Italiana e l'Università di Modena.
Nello stesso anno, con il congresso tenutosi a Trieste nel mese di novembre, prende l'avvio la serie di congressi nazionali di reologia applicata: Sorrento (1994), San Donato Milanese (1995), Vico Equense (1996), Viterbo (1997).
Il congresso di San Donato Milanese segna l’inizio ufficiale della collaborazione con Eniricerche, che si consolida successivamente con la scuola di reologia organizzata nel gennaio del 1997.
La struttura didattica di questa scuola riprende, con i dovuti perfezionamenti, quella della precedente scuola tenutasi all'Università di Trieste nel novembre del 1994, e vede una notevole partecipazione di corsisti.
In un incontro svoltosi a Napoli, ai margini del congresso di Vico Equense, viene promossa l'operazione di rientro ufficiale nel circuito internazionale attraverso la costituzione del Gruppo Italiano di Reologia, un'associazione il cui scopo è quello di stabilire un'interfaccia con gli organismi internazionali, quali l'International Committee of Rheology e la nascenda European Society of Rheology.
La scelta di affidare tale compito ad un ente diverso da Rheotech ha anche il significato di favorire la ripresa dei contatti e dei rapporti con le altre componenti della realtà italiana, coinvolte a titolo diverso nei problemi e negli interessi legati alla reologia e rimaste estranee alle iniziative di Rheotech.
Nella sede del congresso internazionale di Quebec dello stesso anno (1996) Lapasin partecipa in qualità di membro osservatore alla riunione dell'International Committee of Rheology e si avvia così un percorso che porta al rientro ufficiale in tale organismo nel 1999.
Questo spiega perchè, in occasione della Joint Conference of Italian, Austrian and Slovenian Rheologists, tenutasi a Trieste nel maggio 1998, il Gruppo Italiano di Reologia si scioglie, avendo esaurito la sua specifica funzione, con la confluenza dei suoi iscritti nella Società Italiana di Reologia che, nel frattempo, ha sostituito la disciolta Rheotech con una decisione presa a Trieste nel gennaio dello stesso anno.
La nuova Società Italiana di Reologia inaugura un nuovo ciclo di Convegni Nazionali e di Scuole che si alternano ormai regolarmente con cadenza biennale ed intraprende una serie di iniziative finalizzate a promuovere lo studio e la ricerca nel campo della reologia, come ad esempio il bollettino Panta Rei ed il premio per tesi di laurea Specialistica e lavori di Dottorato.
Nel 2010, per adeguare la struttura della Società Italiana di Reologia alle norme che regolano le attività delle associazioni culturali e scientifiche, viene effettuata una revisione dello Statuto e, allo scopo di evidenziare meglio la natura di associazione scientifica della SIR, viene modificato il suo nome in “Associazione Italiana di Reologia – SIR” mantenendo, per continuità col passato, il precedente acronimo
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