- Scuola di Reologia Industriale 2015
Nel corso dell’anno 2015, l’Associazione Italiana di Reologia – SIR è stata ancora una volta impegnata nell’organizzazione della tradizionale Scuola di Reologia. Si tratta di un evento scientifico rivolto a tecnici e ricercatori dell’industria e del mondo accademico che coinvolge, oltre ai partecipanti, anche docenti provenienti dall’università e da realtà industriali insieme ai rappresentanti delle principali ditte costruttrici di reometri. Il corso, rivolto sia all’industria che all’università, è programmato con l’intenzione di illustrare i concetti fondamentali della reologia, i principi che ne governano la sperimentazione e la loro applicazione per la risoluzione di problemi specifici. Gli argomenti toccati sono sviluppati in modo che possa trarne beneficio sia chi si sta accostando per la prima volta alla reologia quanto chi già se ne occupa nei settori più disparati
L’organizzazione di questo corso, giunto ormai alla 10ª edizione, ha imposto al direttivo dell’associazione profonde riflessioni. Il particolare momento di crisi che ha interessato il nostro paese negli ultimi anni ha infatti imposto di pensare ad una revisione dei contenuti e dell’impianto della scuola. Nel 2013 infatti si era deciso di cancellare quella che sarebbe stata la 10ª edizione per carenza di iscritti. A fronte delle tradizionali 30/40 adesioni si contarono infatti due anni fa solo una decina di iscritti dei quali soltanto tre provenienti da ambiti industriali. La crisi delle aziende, che tradizionalmente facevano affluire ben più della metà del numero dei partecipanti, è stata pertanto il primo elemento da prendere in considerazione. Accanto a questi dati di fatto, non va trascurata la comparsa di numerosi corsi di breve durata proposti negli ultimi anni dalle ditte costruttrici di reometri che ha costituito un’offerta formativa allettante per chi vuole accostarsi al mondo della reologia senza dedicarsi troppo ai suoi fondamenti teorici. Si è così deciso di dare un’impronta al cambiamento a partire già dal nome proponendo una “Scuola di Reologia Industriale” che avesse come compito primario quello di attrarre ancor di più le aziende. Le due principali novità sono state una revisione significativa del programma con taglio e accorpamento di alcuni degli interventi tradizionali in maniera tale da ridurre di mezza giornata lo spazio dedicato alle lezioni teoriche e lo spostamento verso il fine settimana dell’intero corso la cui durata complessiva prevedeva ora tre giornate e mezza anziché quattro. Lo spirito che ci ha guidato in questa decisione è stato quello di consentire a chi ha impegni di lavoro di non vedere occupata tutta la settimana a favore del corso per il quale è stata invece impegnata anche la mattinata del sabato.
Per quanto riguarda la logistica poi si è pensato di riproporre come sede dell’evento il paese di Valeggio sul Mincio, nota meta turistica situata nell’anfiteatro naturale delle colline moreniche a sud del lago di Garda e la stessa struttura alberghiera già scelta per le ultime due edizioni la cui area congressi si è rivelata ideale per le lezioni in aula e per l’esposizione degli strumenti. La possibilità di alloggiare partecipanti e docenti tutti nella medesima struttura alberghiera contribuisce infatti al clima familiare di questo importante momento formativo e comunicativo.
In merito alla location non va dimenticato, a distanza di una breve passeggiata, l’incantevole “Borghetto”, classificato tra i “Borghi storici d’Italia”, la cui atmosfera medievale è sottolineata dai merli ghibellini, dalle ruote degli antichi mulini e dalle rocche del Ponte Visconteo. Anche quest’anno questo splendido paesino ha vinto la classifica di borgo più visitato d’Italia!
Passiamo ora al vero e proprio resoconto con qualche numero.
Per quanto riguarda la partecipazione alla scuola si sono registrati 24 iscritti. Di questi 12 provenivano da realtà industriali e 12 dall’università. La maggior parte dell’affluenza, specialmente per quanto riguarda l’industria, è stata dal Nord Italia, come si vede dal grafico riportato in Fig. 1. Distribuita invece in modo geograficamente più uniforme la provenienza dei ragazzi del settore accademico. Su questo fronte dobbiamo registrare un’importante novità nata su esplicita richiesta del Politecnico di Milano. Quest’anno il corso ha previsto l’assegnazione di crediti formativi per gli universitari e questo ha comportato un test di valutazione per gli interessati a fine lavori. Data la significativa affluenza di partecipanti dall’accademia, speriamo che questo possa in futuro rivelarsi un incentivo per una partecipazione ancor più importante da parte del fronte accademico. Questo anche a fronte del fatto che la partecipazione dal settore industriale non è ancora ritornata ai livelli che hanno preceduto la crisi.
Un altro numero importante riguarda le ditte che esponevano gli strumenti: quest’anno abbiamo avuto 7 sponsor in linea con le presenze degli anni precedenti. A loro va un sincero ringraziamento per l’impegno, soprattutto economico, che continuamente dimostrano nei confronti della SIR.
L’evento ha coinvolto 9 docenti che si sono spesi per garantire complessivamente 12.5 ore di docenza in aula e 9 ore di docenza per le esercitazioni pratiche.
Colgo l’occasione ancora una volta per ringraziarli tutti perché, come sempre, hanno dimostrato grande professionalità ma soprattutto grande passione mettendosi a disposizione gratuitamente della SIR per continuare a diffondere il “verbo reologico”!
Veniamo ora a qualche riflessione su come si è svolta la scuola. Di certo l’opportunità di condividere gli stessi spazi in un’unica struttura ha dato, come già sperimentato in passato, i suoi frutti. Anche in questa edizione si è assistito ad un’interazione molto intensa tra docenti e partecipanti iniziata già la sera precedente l’apertura ufficiale dei lavori con la registrazione ed un cocktail di benvenuto. Disporre nello stesso edificio delle camere e delle aule per la scuola si è rivelato un aspetto premiante, come già sperimentato ampiamente nelle precedenti due edizioni svoltesi in questa sede.
Nelle foto che seguono si vedono gli studenti in aula durante una delle lezioni (Fig. 2) e nell’area dedicata all’esposizione degli strumenti durante una delle sessioni di esercitazioni pratiche (Fig. 3-5).
I questionari di gradimento restituiti dai partecipanti alla fine della scuola si sono rivelati oltremodo positivi promuovendo sotto tutti i profili l’attività svolta!
Molto gradite sono state, nella serata di giovedì 10 settembre, sia la visita ad una cantina, bella opportunità per conoscere i prodotti enologici locali, che la cena sociale per la quale quest’anno si è scelta la splendida cornice di Borghetto.
Accanto a tanti aspetti positivi è stato certamente possibile trarre anche qualche spunto di riflessione dal modo in cui si sono svolti i lavori, che il direttivo considererà sicuramente per migliorare ulteriormente in futuro questo momento formativo che rimane una delle iniziative più importanti della nostra associazione!