- Reologia della termogelificazione inversa di soluzioni acquose di idrossipropilcellulosa
Nel corso degli ultimi anni gli studi sull’idrossipropilcellulosa (HPC) e, in particolare, sulle soluzioni acquose di tale polimero sono fortemente aumentati grazie al suo vantaggioso impiego in molteplici settori industriali, soprattutto quello alimentare, cosmetico e farmaceutico. Le ragioni di un tale interesse sono legate, prima di tutto, alla biocompatibilità dell’HPC e inoltre sono dovute alla sua spiccata versatilità. Infatti, come suggerito dal diagramma in figura 1 [Guido, 1995], variando temperatura e concentrazione di HPC, il sistema presenta tre diverse fasi (isotropa/liquido cristallina/gel) e dunque esibisce diverse proprietà.
La maggior parte degli studi reologici presenti in letteratura sul sistema acqua/HPC riguarda la caratterizzazione della soluzione omogenea [Clasen e Kulicke, 2001, Phillies et al., 2003] e lo studio della transizione da fase isotropa a liquido cristallina [Walker e Wagner, 1994, Guido e Grizzuti, 1995]. Minori sono i riferimenti bibliografici disponibili sulla transizione sol-gel [Haque e Morris, 1993], oggetto di studio di questo lavoro di ricerca. Utili indicazioni sul processo di termogelificazione inversa sono comunque contenute in un numero cospicuo di lavori scientifici [Heymann, 1935, Sarkar, 1979, Desbrières et al., 2000, Hussain, 2002] riguardanti le soluzioni acquose di altri eteri cellulosici non ionici, soprattutto metilcellulosa (MC) e idrossipropilmetilcellulosa (HPMC) che possiedono una struttura chimica molto simile all’HPC.