- Osservazioni sul comportamento reologico dei pendii
Oggetto di speculazioni di tipo essenzialmente geomorfologico, negli ultimi cinquant’anni lo studio dei movimenti di versante si è progressivamente e fortemente emancipato. Grazie alla rapida evoluzione delle conoscenze in campo geotecnico, oggi è possibile interpretare correttamente la meccanica di fenomeni anche assai complessi e di adottare efficaci interventi per la mitigazione del rischio ricorrendo a specifici modelli meccanici e ad adeguate sperimentazioni in sito ed in laboratorio per la loro implementazione, ed a sofisticati sistemi di monitoraggio per la verifica della validità dei modelli stessi.
Oggi infatti, una gran parte dei problemi sul tappeto può essere soddisfacentemente risolta tramite modelli costitutivi del terreno (in genere di tipo rigido-plastico od elasto-plastico) che consentono di stimare i margini di sicurezza e di calcolare il campo degli spostamenti indotti da specifiche variazioni delle condizioni al contorno (es. a causa di sovraccarichi o di scavi). Esistono però processi meccanici di deformazione dei versanti che possono essere adeguatamente interpretati o previsti solo ricorrendo a modelli reologici, più complessi di quelli usuali, che includano gli effetti del tempo regolati da quella componente viscosa del comportamento del terreno che in molti casi viene deliberatamente trascurata.