- Dentro lo strumento – Dalla Alpha Technologies il nuovo DMA per l’analisi dei polimeri: RPA 2000
L’RPA2000 (Rubber Process Analyser) è un DMA di nuova concezione per l’analisi reologica dei polimeri. Lo strumento differisce da una DMA tradizionale, che come previsto dalle regole reologiche richiede condizioni al contorno sferiche e
di superficie libera, per l’utilizzo di rotori biconici lisci o rigati all’interno di una camera chiusa e sigillata. La verifica delle performance del RPA2000 è stata eseguita confrontando i risultati delle misure effettuate sul PSe sul HDPE con quella di altri DMA. Non è emersa alcuna differenza significativa delle proprietà di viscoelasticità lineare misura- te allo stato fuso.
L’RPA2000 permette di eseguire esperimenti per misurare moduli dinamici e viscosità al variare di temperatura, frequenza, tempo, e deformazione, ed imponendo rampe. Le principali caratteristiche dello strumento possono essere così descritte
- Motore a step di alta precisione con risoluzione angolare pari a 9 mRad.
- Calibrazione dinamica con barra di torsione certificata.
- Analisi viscoelastica lineare e non lineare con ottima riproducibilità.
- Semplice preparazione dei campioni
- Ampi valori di sforzo di torsione 10-3 a 22.6 Nm (nella configurazione Low visco- sità da 10-4 a 5.6Nm)
- Temperatura da 40°C a 300°C
- Frequenza (w) da 0.01 Rad/s to 206 Rad/s
- Deformazione (g0) da 0.003 a 12.56
Il sistema di misura dello strumento è illustrato nel grafico: il vantaggio della camera di test sigillata e pressurizzata permette misure anche nel campo di viscoelasticità non lineare. La geometria chiusa permette grandi deformazioni (ã0 > 5) evitando la fratture del fuso sui bordi garantendo una ottima riproducibilità dei dati. In aggiunta, questo strumento permette di ottenere dati anche in flussi di shear oscillante ad alta ampiezza, ovvero nel promettente campo della Fourier Transform (FT) Rheology. Questa tecnica di misura ha ancora raggiunto la piena maturità, ma sembra potenzialmente in grado di aprire nel prossimo futuro nuovi campi di ricerca di base. In particolare, appare promettente per lo studio dei polimeri in condizioni altamente non lineari, è ciò può rappresentare un importante passo sia nella validazione di modelli che per lo studio della microstruttura.
Due interessanti aspetti possono essere considerati il fiore all’occhiello di questo strumento: 1) non è più necessario preparare il campione visto che la camera chiusa funziona da pressa, 2) lo strumento può essere completamente automatizzato per il carico e lo scarico dei campioni. Quest’ultima prerogativa lo rende particolarmente interessante in applicazioni industriali. Infatti, lo strumento può essere programmato con una coda di 110 campioni,e garantisce carico e scarico dei campioni anche duran- te un turno notturno. L’RPA2000 è il primo DMA completamente automatizzato disponibile sul mercato.