- XIV Convegno Nazionale di Reologia
Carissimi,
da poco si è concluso il XIV Convegno Nazionale dell’Associazione Nazionale di Reologia, svolto sul mar Ionio lungo la splendida Costa degli Aranci, nel golfo di Squillace, dall’1 al 4 giugno e l’evento merita un giusto commento. Siamo stati ospitati in una splendida struttura (l’Estella Club di Montepaone Lido), posta sul mare, dove i convegnisti (circa 50) e i loro accompagnatori hanno potuto godere delle bellezze del posto e dei cibi che, rispondendo alla più tipica tradizione meridionale, sono stati abbondanti e molto apprezzati. Le relazioni scientifiche concentrate nella prima giornata e nelle due mattinate successive, con giusta e non eccessiva intensità, sono state molto interessanti ed hanno fornito un’esauriente illustrazione delle attività reologiche che si svolgono in Italia.
I lavori sono stati aperti da me, in qualità di chairman; nella mia introduzione ho portato i saluti del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica dell’Università della Calabria che è stato sponsor del convegno ed al quale afferiscono i membri locali del comitato organizzatore. Successivamente è intervenuto il vicesindaco di Montepaone, dott. Tucci, che portando i saluti delle autorità ha ringraziato l’Associazione per la scelta fatta ed ha rimarcato l’importanza di queste attività per il rilancio di queste bellezze italiane troppo spesso ignorate. Il presidente dell’associazione, dr. D. Ferri, invertendo il classico protocollo, ha voluto ringraziare fin da subito il comitato organizzatore “reale” per il lavoro svolto con grande attenzione e precisione e per il clima di grande, vera amicizia che ha pervaso tutti, ed ha quindi introdotto la relazione plenaria, tenuta dal socio prof. Stefano Guido dell’Università di Napoli “Federico II”. La relazione plenaria ha riguardato le attuali e possibili applicazioni della reologia a diversi fluidi biologici, aprendo la strada a nuovi sistemi diagnostici e ad interessanti applicazioni nei settori farmaceutico e dermocosmetico. La scelta è caduta su questo argomento come risposta della nostra associazione all’evidenza che esiste sempre più un’interessante tendenza ad approfondire argomenti qualificabili come “biologici”. Sono poi seguite, infatti, una serie di relazioni riconducibili a questo argomento “bio” e provenienti praticamente da tutti i gruppi presenti. A queste relazioni si sono affiancati lavori sulla ben consolidata reologia dei sistemi polimerici e di quelli dispersi, in particolare con proposte di nuove e più affidabili tecniche di misura e di modellazione teorica, e i più recenti risultati ottenuti nel settore alimentare sfruttando le tecniche di strutturazione e le proprietà reologiche di interfaccia nei casi di idrogel, organogel, biogel, ma anche, infine, di sistemi indirizzati al settore dei nutrienti e dei prodotti privi di glutine. Nel pomeriggio del secondo giorno è stata svolta la sessione poster: i lavori, illustrati nei 9 poster presentati e relativi a diversi argomenti, sono stati molto apprezzati dai delegati che si sono intrattenuti con gli autori discutendo gli argomenti presentati.
I delegati hanno anche potuto intrattenersi con il personale delle ditte che hanno sponsorizzato questo evento avendo l’opportunità di discutere nuovi prodotti. Agli sponsor va sempre un forte riconoscimento per il sostegno dato anche in periodi per tutti abbastanza difficili.
Il pomeriggio del secondo giorno, dopo la sessione poster, è stato dedicato agli eventi sociali: inizialmente è stata svolta una visita del paese di Squillace, dove una guida, messa a disposizione dal comune, ha illustrato le bellezze naturali di questi posti e la loro storia; in particolare sono stati visitati la chiesa ed il castello normanno. Nella serata si è svolta la cena di gala in una struttura a mezza costa (Hotel Villaggio Calaghena), dove abbiamo potuto godere tra l’altro della festosa compagnia dei bambini, figli dei delegati e certamente prossimi “reologi”!
Da annotare anche alcuni eventi, parzialmente imprevisti, a margine del convegno ma certamente densi di emozioni. In particolare il prof. Lapasin ha ricordato Andreja Zupancic dell’Università di Ljubljana, una nostra amica reologa scomparsa prematuramente pochi mesi fa e che aveva collaborato principalmente con gli amici di Trieste, ma che tutti conoscevamo per avere partecipato insieme ad alcuni convegni. Di lei tutti ricordano la freschezza e semplicità e l’amicizia che ha sempre dato a tutti senza nessuna remora, al di là delle sue competenze. Un lungo e commovente applauso ha concluso la relazione del prof. Lapasin.
Infine, occorre annotare, al termine della mattinata del secondo giorno, anche un’altra imprevista relazione che ha riguardato me stesso in quanto pensionando dal 1 novembre 2016, dopo 47 anni di lavoro universitario. Il prof. Acierno, relatore della mia tesi di laurea, ha mostrato un breve filmato riguardante, principalmente, i nostri rapporti di amicizia oltre che di lavoro. E qui le cose potevano terminare, ma l’ultima sorpresa è stata, sempre per me, la proiezione di un filmato fatto con grande ironia e simpatia, a mia insaputa, dal gruppo di ricerca e dai miei allievi, che aveva coinvolto anche tutto il direttivo, soci, vecchi reologi e non, studenti…. E’ stato certamente un momento di grande emozione e non solo per me; al termine il presidente Ferri ha riportato su un grafico le longitudini dei diversi convegni sia italiani che europei rimarcando come i tre convegni svolti in Calabria fossero quelli più a est risolvendo una vecchia e simpatica diatriba sul nord est o il sud est. Il tutto si è concluso con la consegna di una simpatica e bella targa a ricordo del lavoro da me svolto presso l’Associazione.
E’ stato un bel convegno e tutti i delegati si sono mostrati soddisfatti. L’appuntamento è al prossimo!
Il Chairman,
Bruno de Cindio