- Un nuovo approccio per la caratterizzazione di sospensioni a base amido
L’’amido è un prodotto naturale conosciuto già al tempo dei Romani che lo utilizzavano come addensante. Wolfgang Oswald fu il primo a misurare la viscosità dell’amido durante il processo di “impasto”. L’amido non è utilizzato solamente nel settore alimentare ma amidi funzionalizzati vengono comunemente usati in settori industriali di notevole importanza quali quello degli adesivi, per il trattamento di prodotti cartacei e legnosi, nel packaging, nel settore farmaceutico e molti altri.
A causa della particolare natura dell’amido, le classiche geometrie utilizzate per le misure “viscosimetriche” mediante reometri rotazionali (cilindri concentrici, piatto-cono, etc.) non sono adatte per la caratterizzazione di sospensioni di amido.
Per la caratterizzazione dell’amido gli strumenti comunemente utilizzati (amilografo) misurano il momento torcente di un elemento miscelatore durante la fase di gelatinizzazione.
Per poter ottenere informazioni più approfondite dal punto di vista reologico è stata montata una camera di miscelazione (“starch pasting cell”-SPC) su un reometro ad alte prestazioni. Mediante questa innovazione è possibile effettuare le classiche misure reologiche in flusso o in oscillazione su sospensioni a base di amido.
Ciò permette di valutare il comportamento dell’amido durante il processo di gelatinizzazione e inoltre di determinare le proprietà del prodotto finale.
