- Editoriale
Dopo svariati mesi di attività limitate, legati anche ad un periodo molto particolare della nostra storia recente, siamo felicissimi di pubblicare questo numero speciale del bollettino Panta Rei.
In questo numero sono raccolti dei contributi sviluppati nell’ambito di 6 borse di ricerca che sono state finanziate dall’Associazione Italiana di Reologia (SIR). Le borse sono state bandite poco dopo la conclusione del convegno Europeo organizzato dalla SIR a Sorrento nell’aprile del 2018, che ha rappresentato un grande successo internazionale essendo, tra l’altro, il convegno AERC che ha avuto la più ampia partecipazione, con i suoi oltre 500 membri.
L’intero direttivo e molti soci della SIR hanno supportato l’organizzazione di questo importante evento, che è stato coordinato dai chairmen Mario Minale, Stefano Guido e Giovanni Ianniruberto.
Al fine di suggellare questo momento particolare della storia dell’associazione, il direttivo ha deciso di bandire 6 premi Panta Rei per borse di studio da dedicare a giovani ricercatori. Gli assegnatari delle borse di studio (Michela Abrami, Antonio Brasiello, Roberta Faragò, Rosalia Ferraro, Liana Paduano, Federica Recupido) hanno lavorato sotto la guida di soci SIR di maggiore esperienza, e rispettivamente Mario Grassi (Università di Trieste), Giovanni Ianniruberto (Università di Napoli Federico II), Noemi Baldino (Università della Calabria), Sergio Caserta (Università di Napoli Federico II), Mario Minale (Università della Campania Luigi Vanvitelli), Stefano Guido (Università di Napoli Federico II).
I lavori sviluppati, qui proposti, spaziano da tematiche tradizionali della reologia, quali lo studio di fusi polimerici, co-polimeri, o sistemi di interesse dell’industria alimentare, a tematiche a forte innovatività legate all’applicazione dell’approccio scientifico tipico della reologia al campo biomedico e biotecnologico, trattando sistemi quali i biofilm batterici, i tessuti viventi, e i fluidi biologici.
La particolare ricchezza, ampiezza e diversità dei temi trattati dai nostri giovani ricercatori, che sono tutti accomunati dalla stessa base scientifica, rappresenta un messaggio molto forte sul futuro della comunità reologica italiana, che rinnova la propria posizione centrale nello scenario scientifico europeo e mondiale, e al tempo stesso il forte legame con il tessuto produttivo nazionale.
Sergio Caserta, Gaetano D’Avino, Dino Ferri, Mario Minale